Tematica Crostacei

Austropotamobius pallipes Lereboullet, 1858

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Foto: David Gerke
(Da: en.wikipedia.org)

Phylum: Arthropoda Lar, 1904

Subphylum: CrustaceaBrünnich, 1772

Classe: Malacostraca Latreille, 1802

Ordine: Decapoda Latreille, 1802

Famiglia: Astacidae Latreille, 1802-1803

Genere: Austropotamobius Skorikow, 1907


itItaliano: Gambero di fiume europeo

enEnglish: White-clawed crayfish, Atlantic stream crayfish

frFrançais: Écrevisse à pattes blanches, Écrevisse à pattes blanches

deDeutsch: Dohlenkrebs

spEspañol: Cangrejo de río europeo, Cangrejo de patas blancas

Descrizione

In molti paesi europei viene soprannominato "Gambero dai piedi bianchi" per la caratteristica colorazione degli arti e del ventre, in contrasto col resto del corpo che si presenta dal bruno rossiccio fino al verde scuro, a volte con tinte più chiare vicine al giallastro. Particolarmente tozzo e dal carapace robusto, può raggiungere gli 11-12 cm di lunghezza e i 90 g di peso. I maschi sono, quasi sempre, più grandi delle femmine. Si nutre di qualunque cosa: dalle alghe alle piante acquatiche, dai vermi ai molluschi, alle larve di insetti. Si dimostra particolarmente aggressivo nella difesa del suo territorio e nelle lotte sessuali, come dimostrano le catture di esemplari con arti o chele parzialmente o totalmente mutilate. L'accoppiamento avviene soprattutto in autunno. La femmina porta sull'addome per 5-6 mesi le uova fecondate (circa un centinaio), prendendosene cura, ventilandole e pulendole continuamente. In primavera esse schiudono, ma le piccole larve rimangono ancora per qualche tempo aggrappate al corpo materno. I gamberi di fiume devono sfuggire continuamente a numerosi predatori che, come l'uomo, ne apprezzano le carni. In particolare, le larve sono spesso oggetto di cattura da parte di altre larve grandi cacciatrici, come quelle dei coleotteri idroadefaghi (che si nutrono in acqua), come i ditiscidi, o quelle delle libellule, anch'esse particolarmente voraci allo stadio larvale, che possono predare persino i piccoli gamberetti. Tra i pesci vanno ricordati la trota, il persico sole, il persico trota, l'anguilla e il cavedano. Anche i corvi, oltre a molti uccelli trampolieri, si cibano di questi gamberi. La specie è considerata in pericolo in base ai criteri della IUCN red list.

Diffusione

La specie è diffusa in Europa (Portogallo, Spagna, Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Austria, Svizzera, Italia, Slovenia, Bosnia ed Erzegovina, Russia e Croazia). Preferisce i letti ghiaiosi o sabbiosi, ma dotati di rive in cui siano presenti anfratti e luoghi sicuri, rappresentati spesso da fronde di alberi caduti o foglie, per potersi nascondere e riposare. Essendo un organismo a sangue freddo, predilige le acque fresche con un optimum vicino ai 15 °C e un range che si discosti di pochi gradi, sopportando al massimo la temperatura di 23 °C. È un animale tipicamente notturno.

Sinonimi

= Astacus fontinalis Carbonnier, 1869 = Astacus pallipes Lereboullet, 1858 = Astacus pallipes var. flavus Lereboullet, 1858.

Bibliografia

–L. Füreder; Gherardi, F.; Holdich, D.; Reynolds, J.; Sibley, P.; Souty-Grosset, C. (2010). "Austropotamobius pallipes". The IUCN Red List of Threatened Species. 2010.
–Crandall, Keith A; De Grave, Sammy (2017). "An updated classification of the freshwater crayfishes (Decapoda: Astacidea) of the world, with a complete species list". Journal of Crustacean Biology. 37 (5): 615-653.
–"Freshwater white-clawed crayfish (Austropotamobius pallipes)". ARKive.org.
–CESAME (March 2010). "Prélèvements et gestion quantitative de la ressource sur le bassin versant du Gier Phase 1" (PDF). Saint-Etienne Metropole. p. 6.
–Peay, Stephanie (2003). Monitoring the white-clawed crayfish Austropotamobius pallipes. English Nature.
–"Endangered crayfish colony found". BBC News. 19 September 2006.
– ‘Conservation of the native crayfish population at Dowdeswell Reservoir during engineering works’, March 1998, for Severn Trent Water.
–Gray, Louise (21 July 2009). "Crayfish breeding programme to save native species from American invader". The Daily Telegraph.
–Catherine Souty-Grosset; David M. Holdich; Pierre Y. Noel; Julian D. Reynolds; Patrick Haffner (2006). Atlas of Crayfish in Europe. Collection Patrimoines Naturelles 64. Paris: Muséum national d'histoire naturelle. p. 188.
–Manenti, R.; Ghia, D.; Fea, G.; Ficetola, G.F.; Padoa-Schioppa, E.; Canedoli, C. (2019). "Causes and consequences of crayfish extinction: Stream connectivity, habitat changes, alien species and ecosystem services". Freshwater Biology. 64 (2): 284-293.


00625 Data: 17/09/2001
Emissione: Acquacoltura
Stato: Cuba
00835 Data: 17/09/2001
Emissione: Acquacoltura
Stato: Cuba